Just black
2013
Variazioni sul tema. Dopo la predominanza assoluta del bianco, Marsotto edizioni presenta una selezione di prodotti in marmo Nero Marquina. Una scelta radicale, nella quale per contrasto, si producono effetti del tutto nuovi, come in una sorta di “resa in negativo” degli oggetti. Se prima erano le singole linee ad essere protagoniste, ora è la sintesi, a far risaltare l’essenza del progetto.
Il nero, assenza di luce, afferma con forza la propria presenza, sottolineando il carattere e la funzionalità dell’oggetto. La collezione assume un rinnovato equilibrio: alla leggerezza eterea del bianco si affiancano la profondità, il peso e la matericità, che nel nero trovano espressione ideale.
Rimane naturalmente invariata l’armonia delle proporzioni, da sempre cifra stilistica che caratterizza ogni pezzo della collezione Marsotto edizioni, assieme a quel tocco di eleganza che il nero non può che esaltare.
Una vera e propria metamorfosi dunque: la potenza vibrante del nero reinterpreta letteralmente ogni singolo pezzo, lo arricchisce di valori emozionali e totemici, andando a solleticare le corde dell’interiorità.
Costanza Olfi e Mario Marsotto
Nera era l’aquila sugli stendardi del Sacro Romano Impero, simbolo di forza e di potenza. L’abito nero d’Amleto esprimeva, invece, l’animo melanconico del personaggio Shakesperiano.
Nel 1819 Walter Scott nel suo poema Ivanhoe mette in scena un misterioso cavaliere nero che aiuta gli eroi a vincere i tornei. I poeti romantici cantano la notte con le sue tenebre, enfatizzando il suo carattere dolce e atroce.
Depero definisce la camicia nera un’armatura capace di trasformare l’uomo che la indossa in un guerriero meccanico.
Eppure per molto tempo il nero è stato vissuto come un non colore. Provocatoriamente nel 1946 la galleria Maeght di Parigi titolò una sua esposizione “ Il nero è un colore.” Lo stilista Ennio Capasa di Costume National sostiene che “il nero è il mistero, l’eleganza, la
trasgressione, la seduzione, l’essenza, il passato e il futuro”. Yoji Yamamoto dichiara che per lui il nero è un colore molto semplice, perché gli serve a realizzare la forma. Il nero” afferma,“ è la conclusione dei colori. A causa del mescolare, tutto diventa nero”. Mentre Il couturier
Maurizio Galante considera il nero “l’essenzialità, ma anche la memoria“.
La collezione Marsotto edizioni realizzata in marmo bianco di Carrara, appariva quotidiana. Declinata in nero Marquina, diventa aristocratica, resa inaccessibile da questo colore- corazza
che delinea e staglia le figure nello spazio. Le sagome paiono assottigliate e i profili diventano taglienti. Quanto era domestico, sembra ora misterioso. Protetti da questo colore, i progetti risultano meno espansivi. Acquistano una nuova eleganza tacita e altera.
Sono i medesimi per intenzioni progettuali, per forme e proporzioni, eppure il loro linguaggio rivela una tonalità diversa: non più colloquiale, ma quasi aulica.L’abito nero tiene a distanza, ammanta di ombre imperscrutabili e impone rispetto.
James Irvine, quando decise che la collezione 2013 sarebbe stata tutta in nero, sapeva molto bene che non si trattava di una variante, ma totalmente di un altro progetto, perché il bianco è il colore dell’alba, mentre il nero è il colore delle tenebre.
Cristina Morozzi